LauTarèa

Indice contenuti

IL PROGETTO

LauTarèa è un progetto sia concertistico che didattico, dedicato al mondo dei liuti tradizionali a plettro dell’area mediterranea.

Gli strumenti protagonisti del progetto sono:

  • oud, il liuto arabo, illustre antenato di tanti liuti a manico corto, compreso quello europeo;
  • bağlama saz, il più diffuso liuto lungo anatolico, utilizzato in gran parte della musica popolare turca;
  • il laoúto, strumento balcanico, utilizzato tanto per l’accompagnamento che per il solismo;
  • il bouzouki, forse uno dei più noti della famiglia, diventato un’icona della musica popolare greca, ma utilizzato principalmente nel Rebetiko, insieme alla sua versione in taglia piccola, il baglamás;
  • il lavta, noto anche come laoúto politiko, ovvero “liuto della Città”, essendo uno strumento legato alla città di Costantinopoli, interprete privilegiato del suo crogiuolo culturale, linguistico e musicale;
  • il mandolino, piccolo liuto della penisola Italiana, diffuso in tante forme locali e poi nel Mediterraneo e nel mondo, come interprete delle più diverse tradizioni;

Il progetto LauTarèa comprende:

  • concerti tematici in varie combinazioni, a solo, in duo e in trio;
  • seminari e workshops sugli strumenti, sui linguaggi e le culture musicali in oggetto;
  • esposizioni interattive di strumenti;
  • conferenze divulgative, laboratori, lezioni, corsi intensivi o periodici…

I CONCERTI

LauTarèa — In viaggio con i Liuti Mediterranei

Concerto a solo

Sergio Pugnalin  — oud, bağlama saz, laoùto, baglamás, lavta, mandolino, voce

L’itinerario

Un viaggio tra i linguaggi musicali, gli stili, le culture, le  vicende del Mediterraneo Orientale, proposto attraverso diversi liuti tradizionali  e una voce, a raccontare e cantare storie.

Sono proprio i membri di questa famiglia strumentale, tanto ampia e diffusa quanto misconosciuta, a guidarci lungo le rotte di un itinerario nello spazio e nel tempo: non è un caso che la sineddoche al-‘ud, “il legno” (da cui deriva il loro stesso nome), fosse usata sia per le imbarcazioni che per questi meravigliosi strumenti musicali, la cui cassa è costruita proprio come la carena di una nave…

Una vera e propria Odissea, quindi — in luoghi, suoni, lingue, aromi, sapori… perché “se vuoi conoscere veramente un posto e la sua gente, ascoltane la musica”.

I repertori

La zona di provenienza dei brani proposti spazia in una vasto territorio, che per molti secoli condivise alcuni elementi culturali e linguistici, tanto da essere definibile per molti versi una koiné.

Si tratta infatti dell’area del Levante storico, o Mediterraneo Orientale, che fu prima il centro dell’Impero Romano d’Oriente, quindi in parte del Califfato Arabo e più tardi dell’Impero Ottomano.

In questo immenso crogiuolo multietnico presero forma linguaggi musicali che fondevano elementi locali con codici condivisi, in un caleidoscopio di varietà e affinità.

Nel corso del concerto si possono ascoltare, infatti:

–           canzoni greche di varie regioni elleniche e d’Asia Minore;

–           brani turchi e ottomani dall’Anatolia e da Istanbul;

–           danze balcaniche della zona slava, bulgara e rumena;

–           melodie arabe dal Medio Oriente e dal Maghreb;

–           pezzi ebraici della Diaspora sefardita

Gli strumenti

Come avvenne per i linguaggi musicali, così fu per gli strumenti, e particolarmente per i liuti: enormemente versatili e disponibili alla mutazione, essi riuscirono volta per volta ad adattarsi a differenti ruoli e stili. Pur rimanendo se stesso, ogni liuto ha saputo trasformarsi – nella forma, nell’accordatura, nella tecnica – tanto da incarnare perfettamente ogni diversa tradizione.       

Gli strumenti utilizzati durante il concerto sono:

–           liuto corto arabo e ottomano oud;

–           liuto lungo anatolico bağlama saz;

–           liuto lungo greco laoùto steriano;

–           liuto lungo di Costantinopoli lavta (laoùto politiko);

–           liuto corto italo-levantino mandolino orientale;

Caratteristiche

Il concerto è ideale per contesti di ascolto, in luoghi sufficientemente raccolti (piccole sale per conferenze, piccole chiese o cappelle, cornici storiche…), preferibilmente al chiuso.

Naturale la sua collocazione in rassegne e concerti dedicati all’intercultura e alle musiche del mondo, è altresì indicata per stagioni di musica antica o classica, come evento “alternativo”, rivolto prevalentemente ai repertori di tradizione orale, ma colto e raffinato nell’impostazione.

Scheda

Il concerto è proposto in versione acustica o, preferibilmente, con amplificazione minima adeguata (eventualmente fornibile dal musicista stesso in autonomia).

Si richiede da parte dell’Organizzazione uno spazio adeguato ed una presa di corrente elettrica.

LauTarèa — In viaggio con i Liuti Mediterranei

Concerto in duo

Sergio Pugnalin — mandolino orientale, bağlama saz, percussioni, voce

Carmelo Siciliano — laoúto, oud, percussioni

RoumelìaDuo

Sergio Pugnalin – mandolino orientale, liuto turco bağlama, tamburo a cornice bendir, voce

Carmelo Siciliano – laoùto greco, liuto arabo ûd, bouzouki, tamburo a calice dumbek, voce

Un assortimento di liuti orientali a plettro e un tocco di percussioni per scoprire melodie, ritmi, canti dell’area Balcanica, l’antica Rûmeli ottomana: un percorso musicale e culturale lungo i confini di queste terre, tanto varie e divise quanto affini e collegate.

Con il termine Rûmeli, nell’Impero Ottomano, ci si riferiva ai domini a Ovest di Costantinopoli, quelli che oggi indichiamo come Paesi balcanici. La zona che letteralmente veniva detta la Terra dei Romani, intendendo però con Rûm i Greci che popolavano gli ex-territori dell’Impero Romano d’Oriente, era in realtà un’area tanto vasta quanto varia nella composizione etnica, abitata certo da Greci, ma anche da Bulgari, Serbi, Albanesi, Armeni, oltre che da Zingari ed Ebrei…           

Elementi di questo crogiuolo multietnico e di una comune koiné culturale sopravvissero al progressivo sfaldamento dell’Impero Ottomano e al sorgere dei vari Stati nazionali, e possono essere còlti ancora oggi, particolarmente sul fronte musicale.

Proprio questo tessuto sonoro tradizionale, nel quale profondi intrecci multiculturali convivono con esclusivi ed orgogliosi tratti identitari, è il materiale su cui lavora il Roumelìa Duo.

Provenendo da una lunga frequentazione del mondo balcanico, esteuropeo e levantino, i suoi membri propongono un itinerario lungo la sua storia e la sua geografia, sul filo della musica ― a cogliere affinità  e differenze di stili, forme, repertori…

Selezionando alcuni liuti a plettro, tra quelli diffusi nelle tradizioni musicali dell’area, il Duo compone quindi una sorta di mappa sonora dei linguaggi musicali dell’antica Roumelìa, soffermandosi particolarmente su quelle zone che sono da sempre di confine, come la Tracia e la Macedonia ― entrambe regioni attualmente divise tra tre Stati.

Il mandolino orientale, con il suo melodizzare cristallino e la sua versatilità tecnica, favorisce l’esplorazione di diversi stili e repertori, complice anche la sua originale tastatura microtonale.           

Il bağlama saz, il liuto lungo più popolare in Turchia, evoca  i suoni dell’Anatolia più profonda, così come l’ûd, il liuto corto non tastato di origine araba e adottato dalla Corte Ottomana, rimanda al crogiuolo culturale di un Impero vasto e secolare.    

Il laoúto steriano, liuto lungo greco dal suono potente e profondo, assicura da sempre un solido accompagnamento armonico e ritmico ai brani tradizionali dell’entroterra ellenico, non disdegnando momenti melodici o ruoli solistici.    

Il bouzouki è forse il più noto tra i liuti orientali, grazie alla sua assunzione come strumento-simbolo dell’identità nazionale greca (musicale e non solo…). Più recente degli altri strumenti, nasce come adattamento dei liuti lunghi anatolici, in mano ai profughi greci d’Asia Minore, dando vita al genere Rebetiko.

La suggestione  sonora del Mediterraneo orientale proviene anche dall’elemento ritmico, fortemente caratterizzato da metri dispari e asimmetrici – detti ritmi aksak, letteralmente “zoppi”, che saranno episodicamente sottolineati dall’intervento di alcuni strumenti a percussione.        

Il concerto è contrappuntato dalla presentazione dei brani, dalla spiegazione dei testi e dei contesti culturali di provenienza.

MandoliniKa — Travelling Mandolins

Il concerto propone un itinerario attraverso gli innumerevoli repertori incarnati dal mandolino, un piccolo strumento di origine italiana che si è diffuso in moltissimi Paesi, adattandosi ai repertori più diversi, dal bluegrass americano al choro brasiliano, dalla musica irlandese a quella greca…

Gli strumenti utilizzati saranno almeno tre: un mandolino flat americano degli anni Venti del Novecento, un octave mandolin (mandola tenore) e un mandolino orientale di liuteria greca, personalizzato.

I WORKSHOP

LauTarèa Workshop

Seminario intensivo di introduzione e orientamento ai Liuti Mediterranei

Approccio comparato e integrato a oud, laoúto, saz, bouzouki, baglamás, mandolino: linguaggi musicali, tecniche strumentali e repertori

CHI

Docente: Sergio Pugnalin

Prerequisiti ideali in ingresso: musicisti provvisti di buona autonomia strumentale* e competenze teorico-grammaticali; lettura musicale non imprescindibile, ma consigliata.

* strumenti ideali di provenienza: chitarra, mandolino… e naturalmente liuti! compatibili anche archi; possibile iscrizione come uditore, per altri strumentisti, cantanti, musicisti curiosi, appassionati di linguaggi tradizionali, liutai…

COSA

Gli strumenti su cui verterà il seminario di orientamento saranno: liuto corto arabo oud, liuto lungo balcanico laoúto, liuto lungo anatolico bağlama saz, liuti lunghi ellenici bouzouki e baglamás, piccolo liuto italico mandolino.

Gli strumenti saranno avvicinati attraverso un momento di presentazione e orientamento, attraverso alcune tra le tecniche più significative (ed esercizi relativi), alcuni brani dei repertori caratteristici.

Essi saranno però anche inseriti in un approccio comparativo, grazie ad un lavoro sulle accordature, sulla postura, su alcune tecniche “trasversali”, sulle grammatiche e sui repertori.

Tale approccio prevederà quindi anche l’integrazione tra i vari strumenti, ovvero il confronto di tecniche, lo “scambio dei repertori”, l’esplorazione degli adattamenti e dei vari idomatismi strumentali, e la pratica d’insieme in gruppo misto.

Programma orientativo:

– Presentazione: percorsi individuali, brain storming su abilità e competenze

– Orientamento: presentazione strumenti, accordature, postura, tecniche fondamentali

– Linguaggi & Grammatiche: illustrazione, attraverso schede dedicate, ascolti dal vivo e playback, di alcuni repertori, concetti e linguaggi musicali di riferimento.

In particolare: musica balcanica e ritmi aksak; sistema modale maqam arabo e ottomano e alcune forme relative e repertori; sistema pitagorico turco e repertorio popolare anatolico; dromi e forme regionali della musica popolare greca.

A seconda del materiale proposto per le attività pratica (tarato anche sul livello che emergerà all’iscrizione), saranno approfondite particolarmente alcune forme, alcuni stili e alcuni linguaggi.

MATERIALI

Info, risorse e materiali saranno reperibili sul presente sito.

All’atto dell’iscrizione, o comunque in tempo utile prima del seminario, sarà fornito agli iscritti il link per raggiungere una cartella condivisa su cloud, nella quale troveranno in anticipo vario materiale (ascolti, schede, trascrizioni…).

Durante il corso saranno forniti dei materiali ulteriori di supporto e approfondimento, come schede, playlist e una bibliografia selezionata.

MandolinEast — Exploring Eastern Mediterranean music with a mandolin

Un viaggio alla scoperta dei repertori est-europei e mediorientali attraverso il mandolino, dai Balcani alla Turchia, dalla Grecia al Medioriente, passando per il mondo ebraico e la musica gipsy.

The little mandolin, one of the smallest members of lute family, is one of the most misunderstood as well. Often  associated with empty clichés, few know its true history, its manifold identity and the variety of its uses.

From original European “art music” (Baroque, Classical, Romantic and Modern) to local folk repertoire, from American Bluegrass to Brazilian Choro, from Irish to Balkan music, the mandolin has been able to adapt to different genres and styles, demonstrating its extreme versatility and flexibility.

Focusing on the Eastern Mediterranean area, this seminar aims to demonstrate how suitable the mandolin is for oriental repertoires, because its presence in the different traditions or because its ability to play the role of related instruments.

In particular, the seminar will focus on the following repertoires, musical languages ​​and styles, and related instrumental techniques:

  • Balkan music (North Makedonia, Kosovo, Bulgary…)
  • Anatolian music
  • Greek music
  • Middle East tunes
  • Ottoman repertoire
  • Jewish (Sephardic and Klezmer) music
  • Gypsy music from Romania

CANALE YOUTUBE

Per esplorare le playlist e i contenuti originali del progetto LauTarèa potete visitare il relativo canale YouTube.

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